Segui le due ragazze

Le due ragazze furono condotte e fatte inginocchiare sotto le mura della fortezza, in cima alle quali videro Luna, la loro madre, che ascoltava impassibile le minacce che le rivolgeva Krum, il capo da poco proclamato della tribù maschilista che le aveva catturate e che aveva mosso guerra alle donne.

Avevano entrambe una spada corta puntata alla gola, ma Krum aveva ordinato agli uomini che le sorvegliavano di non fargli nemmeno un graffio e di non osare abusare in nessun modo di loro, pena la morte. E Sophia, sentendo il membro eretto della propria guardia puntato contro la schiena, pensò che forse avrebbe potuto usare questo a proprio vantaggio: doveva solo vincere il disgusto che le faceva il corpo schifoso di quel maschio arrapato alle sue spalle. Capì era vera la storia che si raccontava, cioè che in quelle tribù guerriere i maschi credevano che lavarsi fosse una cosa da femmine e che non farlo fosse segno di essere veramente adulti e virili, non più bambini costretti a sottostare a quelle ridicole fissazioni delle proprie madri.

La ragazza si sforzò di non mostrare di soffrire il forte odore che proveniva dal perizoma del maschio e dalle strisce di cuoio che proteggevano le sue cosce, addirittura ancora chiazzate di sperma risalente a chissà quando. Fece aderire bene la propria schiena al pene eretto del guerriero e iniziò a stimolarlo, prima con movimenti lenti, su e giù, pian piano sempre più pronunciati, poi con piccoli movimenti rotatori che presto vennero accompagnati dal bacino dell'uomo, ormai accecato dall'eccitazione. Poteva sentire il respiro di lui appesantirsi e la mano libera dalla spada era spudoratamente scesa a tastare senza nessuna gentilezza il suo seno.

La scena era sfuggita al capotribù e agli altri guerrieri che, caduti nelle provocazioni che gli aveva rivolto Luna, stavano ululando come bestie e insultando il genere femminile, ma certamente non ad Eirene che la stava fissando sorpresa. E Sophia vide che in breve anche la sua sorellina aveva deciso di imitarla, eccitando la propria guardia con la sua stessa tecnica!

In poco tempo il primo dei due uomini, con gli occhi chiusi e un sorriso di piacere stampato in faccia, veniva abbondantemente nel proprio perizoma vergognosamente sformato, gemendo senza ritegno e strizzando il seno che stringeva già in mano, cosa che fece gemere, solo che di dolore, anche la ragazza. Questo bastò anche al secondo uomo per venire praticamente all'istante, anche lui rumorosamente, strappando ad Eirene una smorfia distustata che non aveva più senso trattenere.

Krum, infatti, aveva sentito tutto e si era voltato verso i due guerrieri che avevano lasciato cadere le spade a terra e ormai stavano in piedi solo perché pesantemente poggiati con l'inguine contro la schiena delle due sorelle. Il capotribù era furioso e, sollevata la pesante ascia da guerra, abbatté uno dopo l'altro, senza che quelli potessero neppure avere il tempo di accorgersi di quello che stava per succedere, i due maschi che si erano rivelati incapaci di rispettare un suo semplicissimo ordine.

I due corpi caddero pesantemente alle spalle delle ragazze che si scambiarono un sorrisetto. Mentre su ordine del capo le carcasse venivano portate via, Sophia, nonostante avesse le mani legate, riuscì a raccogliere tra entrambi i palmi una delle due spade rimaste a terra e a nasconderla sotto il vestito, consapevole che le loro nuove guardie non solo si sarebbero viste bene anche solo dal toccarla, ma avrebbero tenuto gli occhi ben distanti dai corpi che avevano appena condannato a morte i loro predecessori!

Le due sorelle furono condotte di nuovo nell'accampamento, dove si accorsero subito che qualcosa era in fermento. Solo che loro furono messe dentro una tenda, con le mani legate e appena fuori due bestioni a controllare che non scappassero.