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Anche se la tensione sta salendo vuoi mostrare a Monica che sei affidabile e mantieni la promessa di non intervenire. "Brutta troietta!", il roscio dice, lanciando verso la ragazza uno sguardo carico di odio, "A me non frega un cazzo che sei una donna, io ti gonfio come ho fatto con il tuo fratellino!". Monica rimane ferma e non si scompone, anzi mette le mani lungo i fianchi come ad invitare il ragazzo a farsi sotto. Quest'ultimo del resto non si fa pregare, chiude i pugni e prende di mira il petto dell'avversaria, provando un montante destro. La velocità di reazione della tua fisioterapista ti lascia allibito: appena lui tira, lei è lesta a muoversi di lato, uscendo dalla diagonale del colpo. Con le sue forti mani, riesce poi ad afferrare la testa del ragazzo all'altezza del naso e a portargliela all'indietro finendo per poggiarla sulla sua spalla. Il roscio è in piedi con la testa dolorosamente piegata all'indietro e poggiata sula spalla di Monica , che la tiene in basso, mentre la schiena è inarcata sempre all'indietro in posizione innaturale. E' chiaro che sta soffrendo e che non riesce a respirare. Monica sfrutta la vicinanza per sussurragli qualcosa all'orecchio e poi lo lascia cadere a terra come un sacco di patate, mentre lui prova a riprendersi. Non paga, la ragazza gli si siede sopra a cavalcioni sul petto e lo guarda beffardamente dall'alto, iniziando a dargli piccoli schiaffetti e chiedendogli se ora hanno un accordo.

Uno dei due amici ciccioni del roscio prova ad intervenire, ma lei lo inchioda subito con uno sguardo gelido: "Hai presente il mio amico alto e muscoloso con la maglietta bianca vicino a me? Sai che pratica arti marziali? Vuoi che gli chieda di togliersi la maglietta e mandarvi all'ospedale tutti e tre? No? Allora fermi!". Queste parole sono sufficienti a far desistere i ragazzini. Roscio però vuole resistere e sta insultando la tua amica in modo ignobile. Lei non si scompone. "Va bene moccioso", dice, "Servono le maniere forti allora". Dopo un altro paio di sganassoni energici la ragazza si alza in piedi, afferra le gambe del capo branco e le apre con forza, sollevando il piede con la pesante scarpa da ginnastica. "No!" urla lui, "Le palle no!". Monica sorride. "Sai che posso renderti sterile o impotente? Pensa che cosa orribile...non solo niente figli ma anche vedere tante ragazze che si allontanano da te perché sei un povero disabile". Il roscio sbianca e cede "Ok! Scusami! Lasceremo stare tuo fratello! Te lo promettiamo! Smettila, non lo fare...io...ti denuncio se lo fai!". A te viene da ridere ma la ragazza sorride soddisfatta. Monica poggia comunque il piede sul pacco del ragazzo, spingendo giù in modo deciso per fare male quanto basta per enfatizzare le sue parole, "Mi denunci? Che patetico vigliacco, come tutti voi bulli. Prova a deludermi", gli sussurra, "E ti giuro che niente ti potrà salvare la prossima volta". Così dicendo da un ultimo pestone che fa sussultare il giovane e poi lo lascia andare, mentre tu finalmente metti insieme i pezzi e capisci perché state lì.