Prendono prigionieri

Avevano bisogno per prima cosa di catturare alcuni maschi vivi, perché sarebbero serviti a trasportare la pesante cassa di esplosivo fino alla diga. Avrebbero preso di mira le sette guardie senza armatura che non presidiavano la porta e che erano distribuite tre sul retro e due su ciascuno dei lati: distratti e male armati, sembravano le prede perfette. Sophia sorrise maliziosa e si fece avanti: sapeva già cosa fare!

Le ragazze portarono fuori da una tenda la carcassa di uno dei maschi appena eliminati e la misero distesa in modo che non fosse visibile dai maschi di guardia sul retro del capanno, ma che bastasse che loro si avvicinassero un poco perché ne avessero una bella visuale. Anzi, una bella visuale di Sophia che, completamente nuda, si era seduta a cavalcioni sul bacino del maschio, con i propri seni prosperi tra le mani e apparentemente intenta a montare quella bestia. Lungo il percorso tra lei e il capanno, tra le tende e gli arbusti, si nascosero le sue compagne, pronte all'azione.

Sophia iniziò a mugolare sonoramente, in modo da attirare l'attenzione dei maschi poco distanti. E presto uno dei tre, attratto ed eccitato dal suono, si avvicinò quel che bastava per vedere e invidiare quello che ai suoi occhi era un compagno intento a scoparsi un'invitante fanciulla a sua completa disposizione. Il maiale si infilò una mano nel perizoma, si leccò le labbra e si stimolò l'erezione, godendosi qualche secondo di spettacolo prima di invitare i due compagni ad unirsi a lui. Poi la vista fu troppo per le tre guardie, che come tutti i maschi pensavano con i coglioni e i coglioni gli dicevano di abbandonare il dovere per andare ad unirsi alla festa. I maschi, arrapati e senza nessuna prudenza, si avvicinarono a Sophia percorrendo quel corridoio di alberi, tende e arbusti dove sarebbe scattata la trappola.

Una volta che le ragazze ebbero i tre maschi in posizione, sbucarono dai loro nascondigli e li raggiunsero alle spalle. Ciascuna di loro tappò con una mano la bocca al proprio uomo e abbassò la propria spada corta contro la sua erezione che fu baciata dal gelo della lama. "Silenzio, ora, o addio al giocattolino là sotto!" sussurrarono nell'orecchio della propria preda e questo bastò perché gli animali diventassero subito docili e remissivi. In poco tempo, furono trascinati tra i cespugli, nascosti alla vista, dove sotto minaccia di castrazione furono legati e imbavagliati. La prima parte della missione era riuscita!

Intanto, però, Sophia continuava con il proprio spettacolino di ansimi ed incitamenti, sempre più udibile per i maschi rimasti al loro posto. E altri due maschi, infatti, si avvicinarono per dare un'occhiata: la vista di quella scena e il suono di quella fanciulla appetitosa, che sembrava godersela con quel loro compagno così fortunato, bastava a fargli dimenticare delle sentinelle appena sparite nel nulla e a spingerli a farsi avanti e a cadere a loro volta nella trappola. Che scattò e altri due maschi caderono prigionieri delle guerriere!

Gli ultimi due che sorvegliavano i lati resistettero più a lungo alla tentazione, ma poi, visto che gli altri tardavano ad arrivare, seguirono i loro passi. I due maschi avanzarono con le spade sguainate e in guardia, sospettando una trappola. Sophia con la coda dell'occhio si accorse che erano fin troppo concentrati e capì che doveva fare qualcosa: si voltò verso di loro, sorrise, chiuse gli occhi e lanciò un gridolino, fingendo un orgasmo che mandò la testolina dei due animali completamente in tilt! I due immediatamente abbassarono le armi e si scoprirono le loro ormai rabbiose erezioni. Ma, appena lo fecero, sentirono delle mani femminili prendere il controllo dei loro coglioni, mentre l'acciaio delle lame minacciavano ciò di cui erano più orgogliosi. E gli ultimi due idioti furono legati insieme agli altri!

I prigionieri furono messi in sicurezza e l'ultima cosa che videro fu Sophia che, beffarda, si risollevava da quello che era solo il corpo di un possente guerriero abbattuto. La fanciulla, a furia di manipolarsi i seni e di strusciarsi contro quell'esemplare maschile, si era persino eccitata veramente e fu con una mano sul proprio sesso che sfilò davanti a quei maiali che, traditi dai propri istinti animali, erano caduti nella trappola tesa per loro! Ora non restava che occuparsi degli ultimi cinque nemici, i più pericolosi: i guerrieri scelti e armati fino ai denti che Krum aveva messo a guardia dell'arma segreta.