Mi arrendo e collaboro

"Mhhh, credo di aver capito cosa siano i miei shun... non voglio vedermeli tagliare via! Io parlare!!" "Tu ottimo schiavo maschio! Ora dire noi quanti siete e come arrivati qui. Noi dovere proteggere tempio divino!" "E' presto detto: siamo solo in due, ma la mia guida non voleva entrare nel vostro territorio! Vi prego liberatemi!" "Impossibile, tu visto nostro tempio! Tu restare nostro per sempre! Noi giocare con te e usare per fare figli!" "Sembra una proposta allettante... allora giochiamo!" Rispondo, contento alla prospettiva di dover fare sesso e "giocare" con tante ragazze giovani e seminude.

L'amazzone sembra contenta del mio entusiasmo, e sorride avvicinandosi a me. Quando è ad un passo da me urla "Va'shun" e mentre tutte le altre continuano a ripetere la frase, come in coro da stadio, la mano di lei corre ai miei gioielli ed inizia a stringere. Urlo di dolore mentre lei mi stritola le palle, prima insieme, poi una alla volta, giocando con la parte più delicata del mio corpo. Dopo una mezz'ora di tortura molla la presa, e mentre riprendo fiato mi annuncia che ogni amazzone del suo villaggio ha il diritto di "giocare" con me al Va'shun per mezz'ora al giorno, e questo per tutti i giorni che mi restano da vivere...