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Chapter 8 by AreaVegetable AreaVegetable

Black out

Marta spegne le luci

Marta alzandosi per portare la posata sporca in cucina sussurra a Marco << quando spengo le luci vai in camera a vestirti, porco! >>.

Raggiunto l'uscio della porta spegne l'interruttore lasciando la stanza completamente al buio.

Sia Rosa che Marco ne approfittano per uscire di soppiatto, dirigendosi in cucina.

<<Scusate che sbadata ho spento interruttore della sala da pranzo, invece volevo accendere quello della cucina, ora non vedo più nulla nulla>>. Finge Marta, guadagnando del tempo per il ragazzo che camminava lentamente tenendosi i testicoli con entrambe le mani e avanzando con le ginocchia ruotate all'interno e le gambe flesse per alleviare il dolore .

Giunto in cucina, alla vista della bambina in pigiama, che furtivamente stava già sgattaiolando al piano di sopra, fa uno scatto e la solleva per le braccia, abbastanza in alto da evitare che i suoi calci possano colpirlo in punti più "deboli".

<<Tu!!! Bimba pestifera, ora mi diverto io, ti faccio vedere cosa si prova a rimanere nudi di fronte a tutti. >> le abbassa il pantalone del pigiama scoprendo le mutandine di Hello Kitty.

<<Ma che belle mutandine da signorina, adesso togliamo anche queste >>.

La bambina inizia ad agitarsi e scalciando colpisce il petto muscoloso del ragazzo senza nessun effetto.

Reggendola con una sola mano le aveva già abbassato l'elastico fino a scoprire il pube, ancora privo di peluria. La bambina tenuta all'altezza dello scaffale più alto della cucina raggiunge con le mani il primo barattolino che ha davanti e legge l'etichetta <<pe-pe-roncino>>. E senza pensarci 2 volte lo svita tutto sulla faccia del ragazzo.

Il bruciore immediato agli occhi e al naso gli impediscono di respirare. Marco lascia la bambina e raggiunge il lavandino della cucina per sciacquarsi il viso.

La bambina capisce che non ha molto tempo prima che il ragazzo si riprenda. Vede a quel punto l'aspirabriciole elettrico che sua mamma aveva regalato alla zia lo scorso natale. La zia Laura non lo aveva mai utilizzato perché troppo potente, aspirava anche la tovaglia bloccandola negli ingranaggi rompendola. In effetti erano un attrezzo più adatto a ambienti esterni che agli interni. Rosa lo solleva con fatica e accendendolo alla velocità minima emette un forte rumore. La bambina provando ad inserire la sua mano sulla bocca dell'aspiratore perde quasi le dita, che vengono risucchiate al suo interno con una forza incredibile . Urlando per il dolore spegne l'apparecchio premendo il pulsante di emergenza giusto in tempo. <<Fiuuu c'è mancato poco, la mia manina stava per essere risucchiata>>. Dice articolando le dita traumatizzate. Poi d'un tratto sente Marco gridare <<maledetta peste, non vedo più niente, appena ti prendo ti faccio passare la voglia di scherzare con i più grandi >>. La bambina guardandolo piegato sul lavandino a gambe divaricate, con i piccoli attributi penzolanti gli risponde <<Io di grande non vedo proprio niente da qui. Ho visto bambini di 6 anni più dotati di te tra le gambe. Povero forse hai avuto qualche problemino di sviluppo... >>.

Marco resosi conto della sua posizione compromettente, si raddrizza immediatamente e con le lacrime agli occhi si dirige ancora accecato verso la bambina.

Marco divertito la guarda e stropicciandosi gli occhi le dice << ora sei mia, non hai scampo >>e con le braccia in avanti si lancia verso di lei. I colpi subiti però rallentano i suoi movimenti ed è costretto a mantenere le gambe divaricate per non acuire il dolore. La bambina agilmente passa sotto le gambe del ragazzo battendo con la fronte contro i suoi ciondoli pendenti , il ragazzo si piega dal dolore finendo con la faccia contro il frigorifero rimanendo intontito.

Rosa ha 2 alternative, scappare in camera sua o fargliela pagare usando l'aspirabriciole

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