In Viaggio verso Shunna

Rimango steso nel fango, qualche istante, mentre sento le orchesse salire sui loro cavalli, poco lontano. Laska rimane vicino a me, in attesa che le portino il suo, per impedirmi di fuggire. Come se potessi, a terra ancora con le mani tra le gambe, senza forze. In aggiunta, Laska continua a tenermi il piede destro sulla testa, schiacciandolo al suolo. Ho appena supplicato delle orchesse di diventare la loro Puttana, e la mia vita, se non succede un miracolo, presto diventerà un incubo. Sento Laska che si china verso di me, mi mette qualcosa al collo, sembra un collare. "ALZATI PUTTANA!" esclama, tirandomi su per una catena, legata al collare al mio collo... già normalmente la "ragazzina" sarebbe molto più forte di me, ma in quello stato, tirandomi su quasi mi stacca il collo. "ALZATI, PRIMA CHE LA CATENA TE L'ATTACCHI ALLE PALLE!" bofonchia, mentre mi alzo in piedi "...anzi, dovrei farlo, così se mentre segui il cavallo cadi, ti castri da solo" ridacchia mettendosi una mano ossuta e artigliata davanti alla bocca zannuta... "ma sei la mia Puttana, devi vivere... e spogliati, cosa ci fai ancora vestito?"

Sotto shock ed incapace di reagire, rapidamente mi tolgo i pochi vestiti che ho ancora indosso...rimango completamente nudo davanti all'orchessa, cercando di coprirmi come posso. Lei, più alta di me di poco, nonostante la giovane età, strattona la catena "Andiamo, togli quelle mani e fammi vedere cosa c'è rimasto delle tue palle su!" e con un colpo mi fa fare uno scatto avanti, facendomi scoprire e bloccandomi le braccia con la sinistra a cui è legata la catena. La destra nerboruta più di quella di un uomo, rapida, mi afferra il pacco dolorante. "Le palle ci sono ancora, gonfie come si deve, ma intatte... per il resto... la vostra razza è veramente squallida" dice, toccandomi il membro flaccido "questo coso è più piccolo di un mio mignolo del piede!" esclama ridendo mentre ci giocherella con un dito "non come le Mazze Orchesche! Vedrai! ...in compenso..." stringendomi a se mette la destra sulle mie natiche, e con le dita passa tra le due, sfiorando il buco. Sussulto e mugulo di puro terrore, mentre lei continua "culo sodo e ancora vergine! Interessante e raro! Credo che per farti sverginare prenderò dei beni soldoni, Puttana! Ah ah ah ah ah! Ma non sarà più tanto stretto tra poco! AH AH AH AH AH!"

Detto questo, sale sul suo cavallo, tenendo ancora la catena con la sinistra, legata al mio collo, mentre con la destra raccoglie da terra il sacco di soldi che portavo con me. Sorride "Monete d'Oro? Cominci a rendere subito bene, Puttana!" e con uno strattone al cavallo, ci mettiamo in viaggio, a passo lento, verso il mio destino da Puttana degli Orchi...