Falle chiedere pietà

Finora hai prevalso soprattutto per la tua forza e la tua stazza, ma adesso vuoi combinare ad esse la tecnica per distruggere veramente nel profondo l'unica donna nella tua vita che abbia avuto l'ardire di sfidarti. Non pago della sofferenza già inferta alla mora, rilassi la presa delle tue gambe e le porti in alto, per poi chiuderle intorno alla sua testa. Allo stesso tempo, le prendi il braccio, glielo stendi e alzi il bacino, realizzando quello che è tecnicamente chiamato triangle armbar. Il braccio della ragazza è tirato dolorosamente e in modo innaturale, mentre la sua testa è chiusa tra le tue gambe e vicinissima alla tua erezione. Monica sta provando a parlare e tu rilassi un poco la presa per sentire cosa vuole dire. "Basta Flavio hai vinto...mi stai facendo male!", si lamenta. Tu sorridi e la guardi di rimando, "Sei tu che mi hai sfidato, flettendo questo stesso braccio che ora io ti sto spezzando. Come pensavi che sarebbe finita tra di noi? Pensavi di battermi? Ora chiedimi pietà ed accetta le conseguenze...". Monica prova a divincolarsi ma non si può muovere, guarda la tua erezione e rimane in silenzio. "Bene, allora continuiamo finché non ti convinci...", le dici divertito, lasciando la presa. La tua avversaria si rilancia contro di te, ma ormai è lenta e scoordinata. Tu hai gioco facile a passarle dietro lungo la schiena, chiuderle le braccia sul seno e ritirarla a te, chiudendo ancora una volta le tue gambe intorno al suo busto. "No, non ancora...non stringere...", lei ti prega, temendo ancora una volta la stessa punizione. Tu ridi sentendo la sua paura e chiudi le gambe dolorosamente intorno alla sua vita, poi tiri le braccia indietro in una full nelson, usando solo un tuo braccio per bloccarle entrambi i gomiti e fare pressione sul retro della sua testa, piegandole il mento in avanti. Fatto ciò le tiri su il reggiseno, iniziando a palparla e a strizzarle i capezzoli. "Ahia...io....sei un maschilista di merda!", lei ti insulta disperata, iniziando a mugolare tra piacere e dolore. "Oh hai ragione, non è corretto...vuoi davvero continuare a lottare?", le chiedi divertito. Lei non risponde e prova a liberarsi.

La tua erezione è immensa e il tuo pene sta strusciando sulla schiena di Monica con il pericolo di farti venire prematuramente. Per evitare incidenti e continuare il divertimento, la lasci andare di nuovo, ti alzi in piedi e le fai segno di attaccare. Pensi che lei sia pronta a reagire, ma in realtà il combattimento è solo in parte fisico e per un'altra parte psicologico. La mente di Monica è devastata adesso e non riesce a connettere e a studiare una strategia; al contempo, dopo essersi confrontata con te, ha sentito di che pasta sei fatto ed ha perso totalmente fiducia. Questo è il motivo per cui quando riattacchi la tua avversaria a malapena si difende. Tu la ribalti un paio di volte facilmente sfruttando proiezioni al suolo di wrestling, ma poi sentendo la sua mancata resistenza scegli la semplicità e la porti schiena a terra, schiacciandola sotto di te. Le trascini le mani sopra la testa, portando la tua pelle calda a contatto con la sua ancora fresca. Allo stesso tempo, le tue gambe vanno ad aprire dolorosamente e in modo osceno quelle della fisioterapista in una grapevine, mettendo a dura prova la flessibilità che la ragazza ha acquisito con lo yoga. Monica ti guarda impotente dal basso vero l'alto. "Io posso continuare a dartele tutto il giorno, ma ormai abbiamo capito chi ha vinto...giusto?". La ragazza annuisce. "Chiedimi scusa...", le chiedi dolcemente. "Ok, scusa...", Monica ti risponde finalmente cedendo, "...mi dispiace di averti sfidato. Pensavo di poterti resistere e invece mi hai devastato. Pietà, non voglio più combattere contro di te...mi hai dato una lezione". Il tuo istinto è quello di prenderla subito, senza aspettare un momento dopo queste parole, ma sai che lei vuole altro . Con calma ti alzi e poi le appoggi il tuo grosso piede sul seno, giusto per ribadire qual è la sua posizione. Lei non reagisce e non prova neanche lamentarsi. Sei riuscito a domarla. Ti chini, le togli il reggiseno e ti prepari a giocare.