Cerco di ingannarla

"Stupida femmina! Io essere un Dio potentissimo! Tu liberare me subito e io perdonare!".
La donna scoppia in una risata, poi mi afferra per i coglioni e stringendo senza pietà mi chiede "Se tu essere un Dio come mai avere due fragili shun tra le gambe?". Mentre sento la mia carne schiacciarsi sotto la stretta delle sue dita lei prosegue: "Tu avere profanato nostro territorio e insultato noi. Ora tu subire shunnaya". Mentre mi chiedo cosa voglia dire questo termine le sue dita passano con abilità a schiacciare soltanto la palla sinistra, poi il dolore si fa sempre più forte finchè non sento la mia carne cedere. Il mio testicolo esplode sotto la sua stretta mentre lei mi preannuncia che l'altro mio "shun" è di loro proprietà ed ogni amazzone del villaggio ha il diritto di giocarci per mezz'ora al giorno per tutto il resto della mia vita.